30.4.09

Continuità, la beffa delle liste d'attesa: Continuano i disagi nei voli in continuità e rimangono i dubbi sulla possibilità di fare biglietti in lista


All'indomani di una giornata da incubo nei voli da e per la Sardegna, sono ancora molti i problemi che affliggono la continuità territoriale. Numerosi sono stati i ritardi accumulati anche ieri sui voli Alitalia e AirOne per l'Isola. A pesare sull'efficienza della continuità, però, è anche il dubbio sulla possibilità di effettuare la prenotazione in lista d'attesa e soprattutto quale sia la tariffa dovuta. E le associazioni dei consumatori insorgono: «La tariffa per i residenti è una sola».

IL PROBLEMA Molti passeggeri denunciano, e gli stessi operatori turistici confermano, di aver pagato la tariffa piena, e non quella scontata garantita dal bando, dopo aver comprato il biglietto Alitalia o AirOne da una lista d'attesa (in seguito cioè alla rinuncia al volo di un altro viaggiatore). Situazione che almeno in teoria non dovrebbe presentarsi. L'ufficio stampa delle compagnie sottolinea infatti che «il bando sulla continuità non consente la procedura che quindi non viene applicata: se non c'è più posto a bordo si prenoterà su un altro volo». Nessuna penale, poi, è applicata per spostamenti d'orario o di data dei biglietti emessi in continuità, esattamente come prescrive la legge.

AGENZIE DI VIAGGIO Di diverso avviso gli operatori turistici che spiegano come il sistema informatico delle agenzie di viaggio consenta di effettuare una simile prenotazione ma la tariffa sia decisa a monte dalla compagnia. In pratica il sistema segnala che i biglietti sono esauriti ma permette di prenotare con determinati tipi di tariffe previste dalla compagnia «e non sempre sono quelle scontate».A confermare l'incertezza sulla continuità territoriale è anche il presidente della Fiavet Sardegna, Enzo Manunza. «Il problema esiste e lo percepiamo ogni giorno nelle moltissime lamentele che arrivano dagli stessi passeggeri», sottolinea. «Per questo chiediamo un intervento rapido dell'assessorato regionale ai Trasporti. Per il vecchio bando siamo stati esclusi dalla concertazione, ma adesso vorremmo dare il nostro contributo sulla segnalazione dei problemi che viviamo tutti i giorni».

PENDOLARI Duro anche l'intervento del presidente dell'Associazione pendolari del trasporto aereo, Angelino Attene. «La situazione deve essere analizzata meglio per capire se ci sia una responsabilità della compagnia», dice, «perché il bando non consente in alcun modo di vendere biglietti ai sardi residenti a un prezzo diverso da quello scontato».

CONSUMATORI Le associazioni dei consumatori poi chiedono un controllo più incisivo per non annullare il senso della continuità. «Serve più trasparenza nella gestione del sistema dei voli sottoposti ad oneri del servizio pubblico», sottolinea Giorgio Vargiu, presidente regionale dell'Adiconsum. «Vorremo ad esempio vedere quanti sono i passeggeri che viaggiano in regime di continuità, quali siano gli orari e le rotte più affollate, ma su questo ancora non abbiamo avuto risposte». Per Vargiu servirebbe un garante in ogni aeroporto che raccolga le segnalazioni dei viaggiatori e «possa dare risposte concrete sui motivi dei ritardi o di altri disservizi in modo che i passeggeri non si sentano ripetere sempre la solita motivazione di un guasto tecnico», aggiunge. Controlli che dovrebbero essere svolti dall'Enac «ma noi non riconosciamo all'Ente un effettivo ruolo di tutela dei passeggeri».Per Romano Satolli dell'Unione Consumatori, poi, per avere una reale continuità territoriale, i vantaggi economici non dovrebbero essere concessi solo ai residenti in Sardegna ma a tutti coloro che arrivano nell'Isola. «Le tariffe dovrebbero essere rapportare a quelle chilometriche: oggi arrivare nell'isola costa molto di più che andare dalla Sicilia alla Lombardia. Così non si agevola il turismo». Per Satolli, infine, la continuità non è solo data dal prezzo scontato ma anche dall'assistenza a terra. «I passeggeri invece vengono spesso lasciati in aeroporto senza cibo né bevande e senza nemmeno informazioni».

NON RESIDENTI Ancora aperta anche la questione del diverso trattamento dei passeggeri nativi nell'Isola ma residenti altrove. Alitalia infatti applica ugualmente la tariffa per la continuità territoriale, mentre l'altra compagnia confluita in Cai no. «È un problema che consegue dall'integrazione dei due sistemi operativi», fanno sapere dall'azienda, «ma le compagnie hanno ben presente la questione e stanno lavorando per unificare le procedure e applicare un unico trattamento». Nell'ultimo bando sulla continuità territoriale, infatti, non c'è alcuna norma sui sardi non residenti: la disciplina è rinviata a successive convenzioni. Cosa che finora non è stato fatto e da qui la differenza di trattamento.


Unione Sarda

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