31.10.09

Mercatini di Natale in Germania con voli diretti da Cagliari

A partire da soli 29 Euro, TUIfly.com e airberlin vi portano da Cagliari direttamente nei mercatini di Natale più romantici di tutta la Germania.
Approfittate di un weekend per fare una breve gita e immergervi nella suggestiva atmosfera prenatalizia: le città sfavillano di mille luci e colori, ovunque si diffonde il profumo delle mele al forno, della vaniglia e del vin brûlé e centinaia di casette in legno decorate a festa si preparano al periodo più bello dell'anno.


Monaco: è arrivato Babbo Natale! Intagliati nel legno o modellati in cera: i presepi stanno al mercatino di Natale di Monaco come il tipico Lebkuchen sta a Norimberga. Come ogni anno, da richiamo funge il maestoso presepe Oberammergauer Krippe. E per chi ha visto abbastanza, è sufficiente camminare fino alla Marienplatz e assaporare, nello sfavillio offerto dagli oltre 30 metri dell'albero di Natale, mele al forno, vin brûlé e specialità tipiche bavaresi.

Stoccarda: In cerca di regali Il mercatino suggestivamente illuminato nel centro storico di Stuttgart invita a fare shopping, stupirsi e mangiare. Nella vicina regione della Foresta Nera potete anche praticare sci.


Colonia: shopping con fascino: Nel periodo natalizio, la città del duomo emana un fascino del tutto particolare. Tanti piccoli mercatini diffondono un'atmosfera festosa e offrono ogni genere di idea regalo. Facilmente raggiungibile coi mezzi, il mercatino di Natale più antico di Colonia si trova nel centro cittadino, all'ombra della chiesa romanica St. Aposteln (Neumarkt).

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27.10.09

Fiumicino, ora scoppia il caso Meridiana - spostata la compagnia sarda a terminal 3

Il primo atto della rivoluzione che cambierà entro il 2020 il volto del Leonardo da Vinci, si è compiuto ieri con la ridefinizione dei terminal dello scalo e con l´accorpamento di Alitalia e dei vettori partner in Sky Team, Air France e Klm, nel Terminal 1. Nuove insegne e indicazioni, nuovi banchi di accettazione per tutte le compagnie che operano nell´aeroporto.
Uno spostamento che si svolge senza intoppi per gli utenti ma che ha fatto esplodere uno scontro durissimo tra Adr e Meridiana. Il vettore sardo da ieri mattina punta i piedi e rifiuta lo spostamento dal Terminal 1. Secondo quanto risulta a Repubblica, la compagnia dell´Aga Khan non ha accettato di buon grado l´idea di abbandonare le vecchie postazioni per traslocare nel Terminal 3.
L´accusa. Meridiana afferma di essere stata informata dello spostamento soltanto due settimane fa. In assenza di risposte positive da parte di Aeroporti di Roma, la compagnia è passata al contrattacco: fin da sabato sera, ha chiamato a raccolta parte del proprio personale di stanza in altri scali facendolo confluire verso la “trincea” di Fiumicino. Qui, da ieri, un pugno di manager e addetti Meridiana (senza energia elettrica né computer) hanno preso carta e penna e iniziato a lavorare a mano su bagagli e biglietti, un po´ come si faceva negli anni Sessanta.
La replica. Fonti di Adr fanno sapere che il piano di trasferimento di Meridiana è stato approvato dall´Enac nell´ambito di un più vasto progetto di ridefinizione dei terminal e che solo ad Adr spetta la definizione degli spazi aeroportuali. Il trasferimento – proseguono le fonti – ha riguardato anche Blu Panorama, Windjet (che si sono spostati di buon grado al Terminal 3) oltre ai due colossi Air France e Klm, che dal Terminal 3 sono passati all´1. In tutto questo, sottolineano in Adr, Meridiana, pur avendo avuto una offerta di spazi più che adeguata, ha rifiutato il trasferimento mettendo in seria difficoltà i suoi stessi passeggeri in una giornata in cui le complesse operazioni previste si sono svolte nella assoluta regolarità.

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Ryanair: "Aeroporti aperti anche in caso di sciopero"

Ryanair fa appello a Roma. La compagnia si è infatti rivolta al Governo italiano "per assicurarsi che i principali aeroporti italiani rimangano aperti anche quando i lavoratori decidono di scioperare", annuncia in una nota. "L’Italia non può permettersi che gli aeroporti vengano chiusi in un momento in cui il traffico e il turismo stanno soffrendo. Ryanair fa appello al governo Berlusconi perché intervenga in caso di futuri scioperi per assicurare che gli aeroporti italiani rimangano aperti, se necessario chiamando i militari italiani ad occuparsi della sicurezza dell’aeroporto", suggerisce il vettore. Ryanair ha fatto presente che in altri paesi dell’Unione Europea i militari possono assicurare l’operatività del trasporto aereo, anche in caso di sciopero, fornendo i servizi essenziali quali il controllo del traffico aereo e il controllo di sicurezza dei passeggeri.

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Ryanair: tre giorni di svendita

Ryanair, "la più grande compagnia aerea d’Europa", ha annunciato che a partire dalle saranno messi a disposizione 1/2 milione di posti GRATIS per viaggiare dal 1 al 17 dicembre. Queste tariffe GRATUITE sono disponibili su più di 500 fantastiche rotte europee ma devono essere prenotate su http://www.ryanair.com/ entro il 29.10.2009

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18.10.09

Air Berlin sbarca a Cagliari dal 25 ottobre: Bye Bye TUIfly

A partire da fine ottobre in corrispondenza dell’orario invernale 2009-2010 Air Berlin opererà da Cagliari i voli per Stoccarda, Monaco e Colonia precedentemente effettuati da TUIfly.

La novità è frutto degli accordi fra TUIfly ed Air Berlin, seconda compagnia aerea tedesca, che diventa ora leader nei collegamenti tra l’Italia e la Germania. I 54 collegamenti italiani contribuiscono ad ampliare il network di Air Berlin che in futuro metterá a disposizione dei passeggeri in partenza da Cagliari numerose coincidenze su rotte tedesche, europee e di lungo raggio.

Nessun disagio per i possessori di titoli di viaggio TUIfly che saranno validi anche sui voli operati con codice AB.



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Il disoccupato Borlotti e quell'appuntamento tra Cappellacci e Ryanair

Che cosa fa il numero due di Ryanair se vuole invitare a Dublino il presidente della Regione per parlare della presenza in Sardegna del gigante dei voli a basso costo? Chiede aiuto a un disoccupato. Può sembrare incredibile, ma è successo davvero. L'incontro fra Michael Cawley e Ugo Cappellacci si è svolto una settimana fa, con buoni risultati, sembra. E a combinare l'appuntamento, oltre che a presenziare in disciplinato silenzio, è stato Umberto Borlotti, l'ex direttore generale della società di gestione dell'aeroporto (Sogeaal) licenziato in tronco il 23 giugno.Un disoccupato di lusso, si dirà: non dovrebbe essergli difficile trovare un nuovo posto ben pagato. Ma pur sempre una persona rimasta senza lavoro e dispiaciuta di averlo perso, tanto da aver incaricato il suo legale di depositare in tribunale un ricorso contro la Sogeaal.Nei mesi scorsi Ryanair ha inviato segnali contrastanti: ha fatto sapere che Alghero è uno degli aeroporti in cui vuole rafforzarsi, ma ha anche attuato una consistente riduzione dei voli. Provincia, Comuni, consiglieri regionali hanno incitato il presidente Cappellacci a muoversi. Ma la mossa decisiva l'ha fatta Umberto Borlotti all'inizio della scorsa settimana.Borlotti, anche se non lavora più per la Sogeaal, è sempre il beniamino degli irlandesi. Li ha portati lui ad Alghero, facendo dei voli low cost il punto di forza dell'aeroporto. Telefona al sindaco Marco Tedde e gli fa sapere che Ryanair vorrebbe incontrare il governatore. Michael Cawley, il vice del superboss Michael O'Leary, avrebbe un po' di tempo la mattina di giovedì 8. Si può fare? Il sindaco chiama Cappellacci. L'occasione è ghiotta, i tempi imposti da Ryanair strettissimi. O si fa giovedì o si rimanda di almeno una settimana. Il presidente accetta. Cappellacci e Tedde partono insieme, Borlotti è già a Dublino per i fatti suoi, una bella vacanza che un disoccupato benestante può permettersi.Il presidente della Sogeaal, Carlo Luzzatti, non viene avvertito. Apprenderà a cose fatte dell'incontro in cui Ryanair si è impegnata a ripristinare entro dicembre le rotte per Francoforte e Madrid e a portare ad Alghero 150mila passeggeri in più all'anno.Del vertice dublinese, oltre al comunicato della Regione, resta la foto con Cawley che stringe le mani di Cappellacci e Tedde. In primo piano il modello di un aereo Ryanair. Nessuna traccia di Umberto Borlotti, che pure è nella stessa stanza. Non ha un ruolo, non può apparire, ma la notizia della sua presenza fa in fretta a diffondersi, insieme alle ipotesi su un clamoroso ritorno alla Sogeaal, di nuovo a fianco dell'arcinemico Luzzatti, al quale Cappellacci conferma la piena fiducia della Regione.Si sa poco dell'accordo che la Sogeaal dovrà formalizzare. Sembra che l'aeroporto di Alghero continuerà a «comprare» turisti da Ryanair pagando circa sei euro a passeggero. Per 150mila transiti in più, il costo aggiuntivo si può quindi calcolare in novecentomila euro all'anno. Questo mentre Sogeaal aspetta ancora dalla Regione il rimborso di quattro milioni per i contributi a Ryanair del 2007 e 2008.Ma il problema è un altro, e potrebbe presto riguardare anche Cagliari: nonostante la forte crescita di passeggeri (117mila nel solo mese di settembre) la crisi economica ha reso meno redditizi del previsto i voli programmati ad Alghero. Ryanair ha margini di guadagno strettissimi per ogni passeggero, e le sovvenzioni della Sogeaal non bastano se la media di riempimento degli aerei non è almeno del 70 per cento. Il messaggio inviato da Cawley è chiaro: «Ci piacerebbe restare, proviamoci, ma ora tocca a voi inventare qualcosa per attirare più turisti».

In arrivo un aumento dei biglietti aerei - 1 Euro in pìu per chi parte da Cagliari

Rincari in arrivo per i biglietti aerei. Chi parte da Fiumicino o Malpensa pagherà tre euro in più su ogni biglietto, con qualunque compagnia aerea e per qualsiasi destinazione, comprese le low cost. Chi parte da Linate, Venezia, Bergamo o Catania pagherà due euro in più. Chi parte da Palermo, Napoli, Bologna, Torino, Verona, Bari o Cagliari pagherà un euro in più. È la conseguenza, per i consumatori, del decreto preparato dal governo che concede un aumento-ponte delle tariffe aeroportuali per sbloccare gli investimenti negli scali nazionali.L'aumento potrebbe scattare entro alcune settimane, forse dal primo gennaio 2010. Il decreto è già stato firmato dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Perché sia efficace occorre anche la firma del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il quale non si è ancora pronunciato. Il provvedimento è stato messo a punto insieme ai piani di sviluppo dei due maggiori aeroporti italiani, Fiumicino e Malpensa. I piani sono stati presentati oggi a Villa Madama in una cerimonia con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale ha garantito il massimo appoggio perché gli investimenti vengano realizzati e si recuperi il ritardo dell'Italia nelle infrastrutture.Le due società di gestione, Aeroporti di Roma e Sea, promettono di investire come mai è stato fatto in passato: circa 5 miliardi di euro complessivi entro dieci anni (2020) per costruire nuove aerostazioni e nuove piste (una in più sia a Fiumicino sia a Malpensa entro il 2014) e potenziare la capacità degli aeroporti. A Fiumicino l'investimento previsto è di 3,6 miliardi in dieci anni, comprendente anche una nuova aerostazione Nord da completare nel 2020, nei terreni di Maccarese, di proprietà dei Benetton, che sono anche i soci di maggioranza dell'aeroporto attraverso Gemina.La Sea di Milano, di proprietà del Comune, prevede 1,8 miliardi di investimenti entro il 2020. Come contropartita i gestori aeroportuali - hanno sottolineato i presidenti di AdR Fabrizio Palenzona e di Sea Giuseppe Bonomi - chiedono «certezza delle tariffe per remunerare gli investimenti», cioè aumenti tariffari immediati. Il decreto Matteoli prevede un aumento-ponte per una durata fino a 18 mesi, in attesa che le società aeroportuali negozino con l'Enac, l'ente di controllo dell'aviazione, i contratti di programma che fisseranno le tariffe definitive pluriennali.Il decreto fissa gli aumenti in base al traffico passeggeri, concedendo un aumento dei diritti d'imbarco, pari a tre euro a passeggero per gli aeroporti con oltre dieci milioni di passeggeri (Fiumicino e Malpensa), di due euro per gli aeroporti tra cinque e dieci milioni di passeggeri (Linate, Venezia, Bergamo, Catania), di un euro per gli altri aeroporti, purché abbiano la concessione totale. Si tratta degli scali più piccoli, esclusi quelli che non hanno la concessione (per esempio Forlì), per i quali non ci sarà alcun aumento. Per calcolare gli aumenti il traffico viene dimezzato rispetto alle statistiche, perché si considerano solo i passeggeri in partenza.Malumore delle compagnie aeree per i rincari dei biglietti mentre l'aviazione è in crisi per la recessione. L'Ibar, che raggruppa tutte le compagnie straniere in Italia e la nuova Alitalia-Cai, si rammarica ma probabilmente non farà ricorso contro il decreto Matteoli: tra gli associati c'è la Cai, di cui è azionista il gruppo Benetton, che controlla AdR. Il presidente dell'Asaereo, Lupo Rattazzi, non esclude un ricorso al Tar: «Stiamo valutando». Protesta anche EasyJet. Intanto sono soddisfatti i gestori degli aeroporti, in particolare Gilberto Benetton, che prevede un aumento di capitale di almeno 500 milioni per Gemina per sostenere il piano d'investimenti.Con l'aumento-ponte delle tariffe AdR incasserà poco più di 52 milioni di euro nel 2010, un importo che andrà interamente ad aumentare l'utile prima delle tasse. Per la Sea si può stimare un beneficio di circa 35 milioini. Per la Save di Venezia è previsto un beneficio tra sei e sette milioni, come per Bergamo e Catania.